Si chiude la XV edizione di Some Prefer Cake e come sempre annunciamo i film vincitori per la giuria 2023 e per il pubblico in sala.
Per la categoria miglior lungometraggio narrativo è stato premiato Fogareu, film brasiliano della regista Flávia Neves su un dramma familiare intriso di magia, tradizioni e lotta ecofemminista.
La motivazione della giuria:
“Mossa dalla necessità di scoprire la propria identità, Fernanda rade al suolo in un unico grande falò strati ancestrali di lesbofobia, abilismo, schiavitù postcoloniale, appropriazione forzata del territorio indigeno e molto altro. Una storia coinvolgente fatta di sorellanza e rivincita.”
Sempre la stessa giuria ha decretato come miglior cortometraggio Kingdom, il lavoro collettivo di Joanna Vymeris, con questa motivazione:
“In un universo cinematografico in cui la rappresentanza DRAG King non è contemplata, realizzare un corto tanto ricco di teatralità e umorismo, nonostante un budget limitato, ci sembra degno di nota.”
Infine come miglior documentario, la giuria di questa categoria ha premiato No Straight Lines – The Rise of Queer Comics, di Vivian Kleiman, sulle biografie di alcun3 fumettist3 queer della scena underground statunitense e del loro successo. La motivazione della giuria:
“No straight lines è un lavoro di altissimo livello che utilizza tutte le possibilità del mezzo documentaristico per restituire un racconto corale che bilancia in modo perfetto contesto storico e singole traiettorie riuscendo nella sfida di un racconto universale. A sostenerlo una magnifica scrittura, capace di trasformare il fumetto nel simbolo di uno spazio di libertà che scompagina l’orizzonte dell’ immaginabile.”
La giuria ha comunque dedicato una menzione speciale a Jewelle – A Just Vision, di Madeleine Lim, con questa motivazione:
“Un racconto vivido di un’autrice e un’attivista che ha profondamente cambiato e cambierà la narrazione di personagge lesbiche e nere. Un documentario che esalta il carisma di Jewelle in interviste gioiello, animazioni evocative della parola scritta e che restituiscono l’emersione di una soggettività imprevista. Un plauso all’uso stratificato del materiale di archivio, che restituisce la singola storia alla dimensione collettiva in cui si inserisce e di cui si fa voce.”
Il pubblico del festival ha premiato gli stessi film per le categorie lungometraggio narrativo (Fogareu) e documentario (No Straight Lines – The Rise of Queer Comics), mentre ha decretato come miglior cortometraggio, Love, Barbara.
Ringraziamo le ospiti Jewelle Gomez e Madeleine Lim, Marta Bencich, Ambrita Sunshine, Le Cadavere Squisite, Sabrina Russo, Deborah Ardilli, Eleonora Pinzuti, Michela Baldo e Giuliana Misserville per essere state con noi e aver portato con la loro presenza e il loro contributo artistico, culturale e attivista degli immaginari lesbici potenti.
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