XV edizione

22-24 Settembre 2023 

Un anno fa, proprio durante la serata di premiazione di Some Prefer Cake edizione 2022, ci ritrovavamo preoccupate, sgomente e scioccate per la chiara imminente vittoria della destra alle Elezioni Politiche. Tant3 di noi avevano fatto sforzi economici e logistici per essere presenti al festival e poter tornare a votare, ma la maggioranza dell’Italia ha votato in senso contrario, gettandoci in un periodo molto buio per tutta la comunità LGBTQIA+ e femminista, un periodo che probabilmente è solo all’inizio.

Per questo, Some Prefer Cake, festival della comunità lesbica e femminista, spazio da attraversare nella sorellanza, bolla in cui ritrovarsi e socializzare, diventa ancora più importante in quanto punto di riferimento per tutta la comunità LGBTQIA+.

Some Prefer Cake resiste ed esiste. Resiste alle difficoltà economiche, alle norme anti-rave, alle leggi contro i nuclei familiari LGBTQIA+, al tentativo di controllare ed eteronormare corpi e vite di tutt3 noi.

Ci siamo anche quest’anno, per la XV edizione e ci siamo come sempre insieme e grazie a una rete di realtà, collettivi, associazioni, progetti artistici e culturali, gruppi informali, singole persone che come noi vogliono urlare al mondo che la comunità lesbica è ancora un faro per la rivolta all’eternormatività obbligatoria, al machismo, al sessismo, all’abilismo, al razzismo, all’omolesbobitransfobia.

Tutto in Some Prefer Cake ha le sembianze del corpo collettivo, dall’organizzazione dell’Associazione Luki Massa alla direzione artistica di Comunicattive, dall’aiuto prezioso e competente di Teresa Sala nel ruolo di coordinatrice insieme alle programmer Federica Fabbiani, Antonia Anna Ferrante, Silvia Radicioni, Lucia Tralli, Giulia De Rocco ed Helena Falabino, dal gruppo delle volontarie più affezionate da anni a quelle più neofite. 

Con loro abbiamo costruito un’edizione all’insegna della riaffermazione delle identità, esistenze e soggettività lesbiche, in tutte le loro sfumature. Anche quest’anno mostreremo cosa significava dirsi lesbica in passato e cosa voglia dire dirsi lesbica oggi.

Dal documentario biografico Ilse Fuskova, che racconta la prima attivista femminista argentina a dichiararsi lesbica in diretta tv, alla recente nascita di un collettivo queer e femminista svizzero che produce film porno etici e dissidenti (Fierce: A Porn Revolution), dalla commedia spagnola degli equivoci e degli intrecci che già dal titolo sintetizza lo spirito delle relazioni lesbiche (La Amiga de mi amiga), al film ambientalista brasiliano che intreccia spiritualismo, magia ed emarginazione delle persone disabili e con problemi di salute mentale (Fogareu), dall’horror di matrice religiosa Attachment al road movie kosovaro con delle adolescenti che scalpitano ribellione (La collina dove le leonesse ruggiscono), fino al racconto pop del fumetto queer indipendente americano (No Straight Lines – The Rise of Queer Comics) e alla bella storia di un’attivista lesbica statunitense di origini capoverdiane (Jewelle: A Just Vision) che ha trovato nella scrittura il suo modo per valorizzare la propria identità e quella della comunità lesbica nera. Siamo molto felici di avere ospiti la protagonista di questo film, Jewelle Gomez, e la regista Madeleine Lim per ritagliare un momento di scambio col pubblico del festival.

Some Prefer Cake non è solo anteprime e novità ma anche cura della propria memoria e di quella della comunità lesbica. Quest’anno per l’inaugurazione siamo emozionate di avere la possibilità di ricordare la nostra Luki Massa, l’attivista lesbica e femminista che ha ideato Some Prefer Cake, scomparsa prematuramente nel 2016. Ci traghetteranno in sala, alle 19, le amiche delle Cadavere Squisite, con lo spettacolo musicale (di forte rottura) “Ci siamo rotte”, a cui seguirà la proiezione in anteprima regionale del cortometraggio di animazione Luki di Marta Bencich. Un pezzo di cuore per noi si ricompone in questi pochi minuti, e immaginiamo già la commozione e lo stupore del pubblico nello scoprire una parte poco conosciuta della biografia di Luki, quella delle origini e dell’infanzia da spirito libero. Lo introdurrà proprio l’ideatrice e regista Marta Bencich, che con Luki aveva dato il via all’avventura di Some Prefer Cake.

Dopo il successo dello scorso anno, torna venerdì sera alle 23.00 lo spazio dedicato al desiderio e all’immaginario erotico lesbico: Lesbian Pleasure. Ambrita Sunshine aprirà con una performance dal vivo e poi seguirà la proiezione di una serie di corti erotici che intrecciano sesso, antifascismo, giocosità e bdsm.

Per chi aspetta i Corti a colazione, con la colazione inclusa nel biglietto solo sabato mattina troverà alcune storie coraggiose che affrontano temi scomodi, altre che giocano con i generi e li reinventano per adattarli alla cultura queer. 

Per il Lesbian Cult di questa edizione, il momento in cui celebriamo dei piccoli cult della cultura lesbica, abbiamo scelto The Watermelon Woman di Cheryl Dunye, regista a cui siamo affezionate da sempre e che abbiamo ospitato al festival nel 2013. Un omaggio doveroso a una regista originale per stile e all’avanguardia per l’intersezionalità del suo sguardo.

E poi ancora eventi “off cinema” e gratuiti per socializzare, riflettere e conoscere qualcosa di più sulla cultura lesbica: le presentazioni dei libri in collaborazione con la Libreria delle Donne di Bologna quest’anno sono su due autrici capisaldo. Sabato alle 12.30 presentazione incrociata degli ultimi due libri di Sara Ahmed tradotti in italiano, La promessa della felicità e Un’altra cena rovinata con le due rispettive traduttrici, Laura Scarmoncin e Michela Baldo, insieme a Eleonora Pinzuti, mentre il 23 settembre sempre alle 12:30 Valentina Pinza, co-direttora de La Falla, dialogherà con Deborah Ardilli sulla nuova riedizione del testo cult di Monique Wittig Il corpo Lesbico

Siamo super felici anche di ospitare un altro momento live e gratuito, un appuntamento con la comicità queer insieme a Sabrina Sabbra Russo, domenica alle 17.30. Ci presenterà alcuni nuovi pezzi, con la sua pungente ironia femminista.

Bisognerà guardarsi intorno per scoprire le ben tre mostre di autorə lesbicə che saranno allestite per la durata del festival in sala e sullo schermo: Abstract. Con amore e rabbia, una selezione di scatti fotografici dall’archivio affettivo-politico di Caterina Lorenzetti, che attraversano vari aspetti della sorellanza lesbica e femminista; Scuola di butch, la mostra di fumetti di Percy il Buio (Percy Bertolini) che proporrà le tavole del fumetto umoristico a puntate pubblicato settimanalmente su Instagram, in cui una vecchia scuola di polizia viene occupata da un gruppo di lesbiche butch e trasformata in una scuola primaria per bambine butch, lesbiche, trans, non binary; La vita non muore mai, selezione di ritratti di Lucy Salani, realizzati dalla fotografa Luciana Passaro, per omaggiare la storica attivista trans nell’anno della sua morte.

Anche quest’anno la maggior parte dei momenti “parlati” del festival saranno accessibili in Lis alle persone sorde segnanti. Perché rendere i nostri luoghi ed eventi accessibili è una pratica politica fondamentale.

Il festival continua anche fuori dalla sala del cinema, per tuttǝ coloro che non riusciranno ad essere presenti a Bologna: sarà possibile, con una piccola donazione, vedere tutti i cortometraggi e la maggior parte dei lungometraggi in streaming sulla piattaforma indipendente openddb.it, dal 25 settembre al 5 ottobre.

Buona resistenza lesbica, vi aspettiamo al cinema!

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