L_is_for_the_way_you_look

Lesbian Cult – L is for the Way You Look

VENERDì 23/09 ORE 19.00 – INGRESSO GRATUITO
SALA SCALO DEL NUOVO CINEMA NOSADELLA

Sarà presente la regista Jean Carlomusto.

Regia di Jean Carlomusto – USA, 1991
LESBIAN CULT – DOCUMENTARIO, 24′

LINGUA INGLESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
Traduzioni di Annalisa Napoli

Un breve documentario che mette insieme la storia lesbica usando pezzi di pettegolezzo e ricordi, tessendo un ritratto umoristico della lotta di una comunità per la visibilità.

L is for the way you look riguarda l’attivismo e le idole, ma diventerà famoso per la sua parte centrale del thriller poliziesco splendidamente modificata”. B. Ruby Rich, Village Voice

Regista/Produttrice

Jean Carlomusto è una regista, attivista e artista multimediale. Il suo lavoro esplora la natura complessa di individui unici e popolazioni emarginate ed è stato esposto a livello internazionale in festival, musei e in televisione. Il suo documentario nominato agli Emmy, Larry Kramer In Love & Anger, HBO, 2015, è stato presentato al Sundance Film Festival. Ha prodotto e diretto Sex In An Epidemic, Showtime, 2011, una potente rivisitazione della nascita dei movimenti per il sesso sicuro e di come i movimenti di prevenzione dell’HIV sopravvivano oggi.

Jean è stata una pioniera del movimento video AIDS Activist. Nel 1987, ha avviato la Media Unit presso Gay Men’s Health Crisis. È stata membra fondatrice di DIVA TV (un gruppo di affinità video di ACT UP) e membra del Collettivo Testing The Limits Video.

I suoi film personali sono spesso interviste non ortodosse su argomenti che sono stati quasi cancellati dalla storia. In To Catch A Glimpse, (Museum of Modern Art, New York, collezioni permanenti), ha approfondito la storia della sua famiglia cercando di scoprire se le voci sulla morte di sua nonna – a causa di un aborto illecito nel 1939 – fossero vere. In L Is For The Way You Look, che verrà proiettato all’inaugurazione di Some Prefer Cake, ha ricostruito la storia lesbica usando tutti i frammenti di pettegolezzo e ricordi che riusciva a trovare, in un ritratto umoristico della lotta creativa di una popolazione per la visibilità. Il suo celebre lavoro, Shatzi Is Dying, è un trattato a più livelli che esplora la cultura queer, la politica sull’AIDS, la vita e la morte, tracciato attraverso le esperienze di pre-morte di un amato cane da salvataggio.

Il suo altare video interattivo, Offerings, che commemora gli e le attivisti/e dell’AIDS, è stato presentato al Fowler Museum di Los Angeles e ha girato il Sud Africa nell’ambito del progetto Stop AIDS/Make Art. Nel 2016 ha fatto parte di EVERYDAY presso LaMama Galleria, New York.

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