XIII edizione

24-26 Settembre 2021 

Nel 2021 torniamo finalmente in sala e torniamo a ristabilire quel contatto che per mesi abbiamo desiderato. Il distanziamento a cui siamo state obbligate in questo anno e mezzo non ha scalfito, ma ha anzi alimentato, la voglia di tornare ad abitare il cinema come luogo e come pratica collettiva, e di ritrovare la nostra comunità di donne, lesbiche, trans/femministe e alleatə. Non ha intaccato la nostra assidua ricerca di film indipendenti, di voci lontane spesso ignorate, di narrazioni impreviste e di storie da ricordare.
La nostra direzione artistica collettiva, come Comunicattive, anche quest’anno si intreccia al lavoro organizzativo dell’Associazione Luki Massa e al prezioso contributo nella selezione delle attiviste al suo interno che, appassionate di cinema e politica, si confermano programmer curiose e tenaci.

Sono loro che hanno rovistato nelle produzioni cinematografiche LGBTQ+ e femministe che sono tornate a fatica nel 2020 a raccontare storie di vita ribelli, anticonformiste, antipatriarcali, fuori dagli schemi delle narrazioni mainstream.
L’amore libero e senza legami conformisti è il protagonista di tante storie, da Tove, film biografico sulla creatrice dei Mumin e sulla sua giovinezza anticonvenzionale, a Leading Ladies, esperimento quasi teatrale in cui si intrecciano tutte le possibili combinazioni amorose che possono scaturire tra lesbiche. La libertà d’amare non è però mai facile e vogliamo ricordarlo senza vittimizzazioni. Il film turco Love, Spells and All That trova l’espediente dell’incantesimo per giustificare un amore indissolubile, mentre il nigeriano ìfé è un miracolo produttivo di per sé, che ha sfidato la censura e la detenzione punitiva per chi lo ha ideato.

E poi le vite outsider di Genderation, raccontate vent’anni dopo Gendernauts dalla stessa regista, la tedesca Monika Treut, quelle altrettanto outsider e ribelli di Rebel Dykes, artiste, attiviste e musiciste che hanno scatenato la Londra post-punk, quelle caparbie e difficili di chi ha lottato contro l’AIDS, rimanendo invisibile all’interno dei movimenti stessi, e quelle di chi negli ultimi anni ha creato movimento transfemminista con Non Una di Meno, sorprendendo e coinvolgendo anche donne ignare come la regista Maria Arena ne Il Terribile Inganno. I’m Palestinian è l’appuntamento ad hoc dedicato alle narrazioni di resistenza delle donne palestinesi, con quattro corti dal festival SHASHAT Annual Women’s Film Festival.

Tornano anche gli appuntamenti mattutini de i Corti a colazione, con una selezione di cortometraggi da tutto il mondo che spaziano da video poesie, piccoli documentari, fiction e commedie.

Ci ritroveremo come sempre in giardino per parlare di libri, e in particolare quest’anno seguiremo le tracce di due creatrici di immaginario che hanno rivoluzionato linguaggi e visioni: Céline Sciamma nel cinema, con Architetture del desiderio, la monografia polifonica dedicata alla sua filmografia che Federica Fabbiani e Chiara Zanini hanno curato per Asterisco Edizioni, e Monique Wittig nella letteratura, con il viaggio tra le sue opere che Eva Feole ci propone in Corpo a corpo con il linguaggio, edito da ETS.
Il festival continua anche fuori dalla sala del cinema, in streaming sulla piattaforma openddb.it. Dal 27 settembre al 3 ottobre vogliamo davvero raggiungere tutte in tutta Italia con un’altra selezione di film, in parte diversa da quella in sala, dove raccogliamo documentari, corti e altre visioni internazionali da non perdere.

Comunicattive

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