Il festival internazionale di cinema lesbico Some Prefer Cake si è concluso domenica 24 settembre, con la proclamazione dei film vincitori del Premio della Giuria e del Premio del Pubblico.
Il festival, con la direzione artistica di Marta Bencich, ha presentato 26 film tra documentari, narrativi, sperimentali, cortometraggi e serie web, scelti tra le produzioni del 2016 e del 2017 di vari paesi: Polonia, Usa, Belgio, Irlanda, Germania, Argentina, Giappone, Italia, Spagna e Gran Bretagna.
La giuria dei documentari, composta da Tiziana Triana, Monica Pietrangeli e Stefania Voli, ha assegnato il premio come miglior biopic a Jewel’s Catch one, con queste motivazioni: “Attraverso la storia di Jewel, donna nera, lesbica e del suo locale – il Catch one -, la regista C. Fitz ha inserito un altro tassello nella storia dei movimenti Lgbt occidentali. Particolarmente importante perché riferimento nella Los Angeles degli anni ‘70, soprattutto della prima comunità omosessuale afroamericana, il Catch one, grazie al coraggio di Jewel, ne resta un punto fermo per oltre 40 anni. La vita di una lesbica, che la regista ha seguito per 6 anni e che viene restituita attraverso materiale di repertorio e interviste, diventa racconto collettivo delle gioie ma anche dei dolori di un’intera comunità. L’epidemia di Aids, un incendio che devasta il locale, la violenza contro la comunità afroamericana si intrecciano indissolubilmente alla vita privata della protagonista, restituendo un ritratto di straordinaria potenza e determinazione ma anche toccato da momenti di grande fragilità e per questo senza risultare celebrativo”.
La giuria di lungometraggi narrativi e cortometraggi, composta Roberta Vannucci, Paola Cavallin e Lara Gastaldi, ha assegnato il premio come miglior lungometraggio a The book of Gabrielle con la seguente motivazione: “Una produzione dal basso, scritta, sceneggiata e interpretata da una donna che con intelligenza ci accompagna nel suo viaggio: sfida le convenzioni sociali, si sottrae alle manipolazioni e, fedele a se stessa, realizza il proprio desiderio”.
Infine il premio come miglior corto va a Era ieri di Valentina Pedicini per “l’arte di rappresentare in modo stilisticamente essenziale e potente la bellezza dell’essere outsider”.
Un’edizione molto sentita che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 donne e amici da tutta Italia, e uno staff di 40 volontarie che hanno reso possibile questo atteso ritorno.
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